sabato 24 settembre 2011

Il "tunnel Gelmini" e le sue ripercussioni nella vita del premier.

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La Procura de L'Aquila ha aperto un fascicolo nel quale risulta essere indagato ancora il Presidente del Consiglio Berlusconi; il motivo di questa iscrizione nel registro degli indagati è il tentativo di dirottare dal tunnel "Cern-Gran Sasso", chiamato "tunnel Gelmini", le .... "neutrine" per una serata ad Arcore improntata sulla velocità, cioè un ... "su e via".
Le neutrine, che non sono  "neutrescort", dato il loro carattere e le loro caratteristiche, sono filate via dritte ad una velocità  calcolata oltre i 300.000 km/h.
Nello stesso fascicolo risulta iscritta anche il ministro Gelmini in quanto aveva tentato di  allungare il tunnel affinché potesse passare per Arcore.  
L'avvocato Ghedini  ha dichiarato l'incompetenza della procura de L'Aquila, in quanto il fatto sarebbe avvenuto  ad Arcore e non in Abruzzo; da fonti della procura in questione viene ribadita la competenza perché l'obiettivo delle neutrine, unitamente ai neutrini, era il laboratorio del Gran Sasso. 
Il mondo scientifico risulta molto interessato alla questione in quanto tutti i premi Nobel della fisica verranno chiamati a testimoniare.

sabato 17 settembre 2011

Dimostranti, forze dell'ordine e leghisti ... a Venezia

Quest'oggi, essendo andato fuori città, quando sono ritornato, alle ore 14,00, ho trovato, fuori dalla stazione di Venezia, un nutrito schieramento di forze dell'ordine in tenuta antisommossa; aspettavano i contestatori della lega che domani sarà a Venezia per quella che chiamano "festa padana".
Venezia non è mai stata leghista e sopporta malvolentieri queste pagliacciate (l'ampolla dell'acqua del Po, il sole celtico, la padania). 
La manifestazione di quest'oggi era stata autorizzata a muoversi solo in zone limitate e questo non andava bene ai manifestanti; per questo hanno tentato di aprire un varco fra le forze dell'ordine (davanti c'erano alcuni consiglieri comunali con le braccia alzate). Ma, evidentemente, gli ordini del ministro (Maroni) era senz'altro quello di essere duri; e sono stati, da subito, molto duri. Il consigliere comunale Beppe Caccia è finito a terra per una manganellata in testa. Il sindaco Orsoni ha chiesto al prefetto  di lasciare che la manifestazione arrivasse in piazza (San Marco), ma ... agli ordini non si può disobbedire!!!.
Da casa sentivo urla e slogan, ma, soprattutto, il rumore assordante di un elicottero della polizia che, per due 
ore ha volato, a bassa quota, sopra casa mia (vedi foto).
Certo non era piacevole (a mia moglie è venuto mal di testa) e, secondo me, avrebbe fatto meglio ad aiutare nella ricerca del corpo di un giovane che venerdì notte, per un incidente nautico, è scomparso nella acque della laguna. 
Domani ci sarà la "calata dei barbari" (secondo me saranno pochi rispetto agli anni scorsi) e troveranno ad accoglierli "Giove Pluvio", ma anche i dimostranti odierni che, senz'altro, saranno presenti in città. Se oggi li avessero lasciati manifestare  liberamente senza usare, invece, un rigido ed insensato divieto, ci sarebbero meno preoccupazioni per domani.

sabato 10 settembre 2011

I soliti ... idioti: falso attentato a Venezia in Corte Canal.

Sono rientrato da poche ore e, subito, ecco una notizia che i giornali non hanno ancora pubblicato!
A mezzogiorno, quindi poco fa, sono uscito per andare a prendere il pane, ma ho dovuto fermarmi a pochi metri dall'uscita di casa perché la polizia aveva bloccato l'accesso a Corte Canal, e questo da ambo le parti.
Il motivo di questo blocco era un pacco sospetto. Ho atteso e, poco dopo, un artificiere -tutto coperto da uno scafandro- si avvicinava al pacco depositato sopra uno dei due pozzi che fanno bella figura in questo luogo.
A detta di uno dei poliziotti che bloccava il passaggio il pacco mostrava esternamente un telefonino ed un timer.
Dopo una prima ispezione esterna il pacco è stato fatto brillare e, fortunatamente, non c'è stato alcuno scoppio "per simpatia".
Purtroppo -profittando della data e delle notizie di previsti nuovi attentati- c'è qualche idiota che si diverte ad inventarne di fasulli, rompendo le scatole ai cittadini e impegnando un notevole numero di addetti alle forze dell'ordine.
Comunque un sospiro di sollievo perché, se il pacco fosse stato pieno di esplosivo, vi sarebbe stato un danno notevole, non solo fisico, alla città di Venezia.