martedì 24 giugno 2014

Chiamiamolo autoscatto ed usiamolo con decenza!

Nel post precedente, dove trattavo delle "app", una commentatrice, "Aliza", mi ricordava il tormentone del "selfie".
Ed è proprio un tormentone: tutti, appena possono, si fanno un "selfie" per poi divulgarlo con ogni  mezzo.
Prima, quando si chiamava autoscatto, nessuno pensava ad usarlo così massivamente; poi qualcuno l'ha chiamato "selfie" ed i "beoti"  hanno iniziato a farne largo uso.
L'autoscatto è una funzione che le macchine fotografiche, ormai da tanti anni, avevano. 
Il gruppo, una o più persone, si preparavano, il fotografo inquadrava, precisando di lasciare il posto libero per lui, e poi inseriva il meccanismo dell'autoscatto. In genere si trattava di una decina di secondi, cioè quanto bastava al fotografo di posizionarsi. 
Macchine un po' più anziane non avevano questo meccanismo, ma ugualmente, si riusciva. Esisteva un cavetto flessibile che con un pulsante permetteva lo scatto della macchina e questo veniva usato soprattutto per delle immagini nelle quali anche un minimo movimento dell'operatore poteva compromettere la foto. Su questo pulsante poteva essere applicato un meccanismo molto semplice che, a tempo, provvedeva, spingendo il pulsante, allo scatto della macchina.
La prima macchina fotografica che ho usato era di mio padre ed era una "Voigtländer" reflex 6x6 degli anni '30 e non aveva l'autoscatto e, quindi, usavo il meccanismo esterno.
Cosa penso di chi usa il "selfie" è intuibile dal termine che ho usato più sopra! 
Perciò chiamiamolo autoscatto ed usiamolo con decenza!
       


1 commento:

Aliza ha detto...

concordo... ciao e buona domenica