mercoledì 30 dicembre 2009

Una volta esisteva l’ “errata corrige”


Una volta esisteva l’ “errata corrige” e sui quotidiani si trovava, abbastanza spesso, la correzione di un qualcosa pubblicato nei giorni precedenti. Molto era dovuto a “refusi” sfuggiti ai correttori di bozze ed altre volte, invece, veniva corretta una frase che poteva dare adito ad interpretazioni erronee, magari a causa di una virgola.
Oggi i correttori di bozze non esistono più e gli errori, nonostante il correttore automatico dei “software” di scrittura, sono aumentati di molto e, nel contempo, è sparita quella forma di modestia da parte dei giornalisti e dei direttori, ma anche  di rispetto verso i lettori, nel riconoscere e correggere gli errori.
Oggi scrivono baggianate (è un eufemismo), sbagliano grammatica ed ortografia, ma scrivono anche cose non vere; non importa! Va bene così! Andiamo avanti, tanto quello che è stato scritto oggi domani sarà dimenticato. Così la pensano direttori e pennaioli  di vario genere e calibro.
Ma non è così: c’è chi legge e si inalbera (anche questo è un eufemismo) nel vedere scritte cose errate o non vere.
E veniamo al fatto concreto. Il 27 u.s. il Gazzettino dedicava due pagine al ricordo dello scrittore Carlo Sgorlon, appena scomparso, e, fra i diversi articoli, trovo, in quello di Rolando Damiani “La sua ‘penna d’oro’ critica e popolare insieme”, la sotto notata  frase: “ … L’ambientazione di regola coincide con il microcosmo del Friuli, descritto nelle vicissitudini contemporanee (come la calata dei cosacchi al seguito dei nazisti narrata in “La conchiglia di Anataj” del 1983 …”.
Un salto sulla seggiola è stata la mia prima reazione; come si può scrivere una ca…volata del genere? La storia dei cosacchi in Friuli è inserita nel romanzo “L’armata dei fiumi perduti” del 1985, mentre quello citato nell’articolo narra, in particolare, la storia di uno dei tanti emigrati friulani in terra russa ai tempi della costruzione della ferrovia transiberiana (fine ‘800 primi ‘900).
Questo è un errore madornale e non riesco a capacitarmi come sia potuto accadere: faciloneria e leggerezza dell’autore o un taglio mal fatto, magari per abbreviare l’articolo di qualche riga?
Non lo so e non lo saprò mai perché,  nonostante abbia subito inviato due e-mail, una alla redazione delle pagine culturali ed un’altra alla redazione web, ho ricevuto solo risposta da parte di quest’ultima che mi informava di aver girato la mia e-mail alla redazione cultura.
Ho atteso l’”errata corrige”, ma, a tutt’oggi … nulla!

    

lunedì 28 dicembre 2009

Immunità o impunità


«In questo momento la magistratura ha più potere della politica spiega Brunetta -. Mentre la magistratura può condizionare la politica in maniera pesante con l’uso politico che si fa della giustizia, il potere politico, cioè quello eletto dal popolo, spesso è in balia della cattiva giustizia. Bisogna ripristinare questo equilibrio. I padri costituenti l’avevano previsto chiaramente: l’immunità parlamentare, non impunità ma immunità parlamentare, che consenta a tutti i parlamentari di essere liberi».
Il ministro Brunetta, facendo evidentemente da “controcanto” al suo “datore di lavoro” insiste sul ripristino dell’immunità parlamentare, che non è impunità.
È chiaro che i “padri costituenti” la pensavano in questo modo e, purtroppo, non erano stati lungimiranti in quanto non avevano preveduto che, in pratica, sarebbe diventata una vera e propria impunità, non solo su eventuali azioni nell’ambito dell’attività parlamentare, cosa abbastanza giustificabile, ma anche su reati comuni, soprattutto contro il patrimonio, e di corruzione, compiuti anche prima della elezione a rappresentanti del popolo. Un popolo tanto richiamato dall’odierna maggioranza, che, come previsto dalla costituzione, con referendum, provvide ad abolire l’immunità parlamentare. Ed il popolo è sovrano! ( o lo è solo quando e come comoda?).  
E poi chi dice che i parlamentari non sono liberi? Ma se hanno fatto sempre quello che volevano!
È  ora di finirla di parlare sempre di “uso politico della giustizia”. Se il potere politico è corrotto è giusto che venga incriminato e processato.
Basta! Non vogliamo, noi che facciamo parte del “popolo sovrano”, che ci sia una giustizia per il popolo ed una giustizia (più giusta!) per la “casta”.    

mercoledì 23 dicembre 2009

BUON NATALE con ... ADESTE FIDELES

Ascoltate ADESTE FIDELES nell'interpretazione
del Coro Marmolada di Venezia

Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus (ter)
Dominum.

En grege relicto humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant,
et nos ovanti gradu festinemus.
Venite adoremus (ter)
Dominum.

Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus (ter)
Dominum.




(Traduzione di Antonio Dittura – corista)


Accorrete fedeli,lieti, festosi!
Venite, venite in Betlemme.
Ammirate il Nato Re degli Angeli         
Venite adoriamo il Signore.
Ecco gli esortati pastori che, abbandonato il gregge,
si avvicinano all'umile giaciglio.
Affrettiamoci anche noi, con passo festoso!
Venite adoriamo il Signore.
Vedremo l’eterno splendore del Padreterno
 nascosto nelle carne:
il Dio Bambino avvolto in miseri panni.
Venite adoriamo il Signore.


sabato 19 dicembre 2009

Povera lingua madre!

Oltre vent’anni fa, sul lavoro, mi resi conto che i nuovi assunti, diplomati ed anche laureati, non sapevano scrivere in italiano.
È passato del tempo e dobbiamo prendere atto che la situazione non è affatto migliorata; anzi, è peggiorata.
Me ne sono accorto, ed è sotto l’occhio di tutti, dalla qualità della carta stampata, ma anche della televisione; errori banali, di grammatica e di ortografia, sui nostri giornali, per non parlare dell’uso del congiuntivo, della punteggiatura e di quel “barbaro” stile entrato in uso con i messaggi telefonici.
Purtroppo nessuno, se non pochi addetti ai lavori, linguisti in particolare, denuncia con vigore questo stato di cose; perfino il governo (quello precedente di Berlusconi) ha tentato di peggiorare, proponendo per la scuola il programma delle “tre famose I” (inglese, informatica, impresa).
Per carità, tutte cose importanti per lo sviluppo e per l’apprendimento dei giovani, però a quelle tre “I” ne mancava una quarta –direi importantissima- e, cioè, quella che si riferiva alla lingua italiana.
Una buona conoscenza della lingua madre, “ … che non si limiti ai bisogni comunicativi primari, elementari (...) è una precondizione per un Paese civile” afferma l’accademico Francesco Bruni.
Chi non conosce bene l’italiano ha maggiori difficoltà ad apprendere altri idiomi.
Ora le due Accademie che s’interessano alla nostra lingua (Crusca e Lincei) sembra vogliano prendere a cuore la questione (leggi qui).

P.S. – Se qualche commentatore dei miei “post” scriverà … “xké”, “cmnq”, “x”, “ke”, “anke” o altro del genere, provvederò all’immediata cancellazione del commento!

venerdì 18 dicembre 2009

Atlantide o ... "bufala"?

La “rete”, si sa, accoglie e divulga di tutto, dall’istigazione alla violenza –cosa di questi giorni- alle stupidaggini più altisonanti, da idee serie ed importanti a scritti che più strampalati di così non si può, e tanto altro di tutti i generi.
A volte appaiono notizie che hanno l'apparenza di veri e propri “scoop” o notizie sensazionali, ma poi finiscono con l’essere delle vere e proprie “prese in giro”, delle “bufale”.
Secondo me quest’ultimo è il caso di una notizia apparsa in questi giorni su diversi giornali e che io ho letto su Corriere.it (leggi qui).
Qualcuno, ma non si sa bene chi sia (e già questo mi fa dubitare) avrebbe scoperto, in una zona del mar dei Carabi, i resti di una città antica, ricoperta dall’acqua, che daterebbe prima della civiltà egizia. Un’altra notizia -ed anche questa mi lascia perplesso- è quella che stanno raccogliendo fondi per continuare le ricerche ed il riferimento è il numero telefonico del giornalista che, per primo, ha scritto sull’argomento. Nel corpo dell’articolo c’è anche il “link” al sito del giornale francese, ma in lingua inglese, dove vengono pubblicate le foto prese dal satellite; e qui, come si dice, “casca l’asino”! Date un’occhiata a queste foto che, ricordo, sarebbero state scattate da un satellite: non vi sembra che ci sia qualcosa di strano in esse? E poi, è possibile che, dei resti così vasti e ad una profondità così bassa, tanto da essere riconosciuti da satellite, siano stati visti solo adesso.

Secondo me si tratta di foto relative a qualche circuito elettronico, a schede di computer, e poi generosamente ritoccate.

Ma i “media” già “le sparano grosse”: saranno i resti della mitica Atlantide della quale, per primo, parla Platone?
Aspettiamo qualche giorno; vedrete che o la notizia sparirà, oppure qualcuno dimostrerà la “bufala”!

martedì 15 dicembre 2009

Adesso è anche ... creatore di moda

Questo articolo, datato 13 dicembre -proprio il giorno del "fattaccio"-, è apparso su repubblica.it e, ovviamente, è passato subito in secondo piano e poi sparito dalla "home page".
Inoltre non è apparso, per quanto a mia conoscenza, sui siti dei quotidiani maggiori.
Leggetelo e poi non venite a dire che si tratta di odio!!!E' lui che le fa, ma poi è il Paese che viene deriso.
Povera Italia!


Leggi anche qui

domenica 13 dicembre 2009

Non facciamolo ... martire!!!

Ora lo faranno anche martire visto che santo lo è già: san Silvio martire!!! Vergine, però, no! Quello no!
Ma quello che non meraviglia sono le varie dichiarazioni dei politici, amici ed avversari. Dichiarazioni rilasciate solo perché hanno la bocca per parlare!
Bonaiuti già dice che se l'aspettava e che proprio oggi Berlusconi l'aveva profetizzato.
Di Pietro non manca di dire una stupidaggine; poteva pensarla, ma non dirla. Un politico deve sapere dire le parole giuste.
Bossi dice: "Terrorismo". Se fosse terrorismo l'attentatore non si sarebbe limitato a rompergli due denti ed a fargli sanguinare il labbro.
La Russa prevedeva il linciaggio; e questo è grave perché pensa e prevede che i suoi possano farsi giustizia da soli, perché " ... i giudici sono tutti comunisti!".
Poi si viene a scoprire, cosa che avevo immaginato da subito, che l'attentatore è uno psicolabile già in cura da dieci anni.

martedì 8 dicembre 2009

BIANCO NATALE e non ("Natale bianco")

Questo è il "Bianco Natale" che io preferisco!!!

Ascolta


BIANCO NATALE

Quel lieve tuo candor, neve,
discende lieto nel mio cuor.
Nella notte santa il cuor esulta, d'amor
è Natale ancor.

E viene giù dal ciel lento
un dolce canto ammaliator
che mi dice: "spera anche tu
è Natale, non soffrire più!"

Esecuzione del Coro Marmolada di Venezia

lunedì 30 novembre 2009

Il Coro Marmolada di Venezia si racconta

Giovedì 3 dicembre, alle ore 17,30, presso la Scoléta dei Calegheri, a Venezia, in Campo San Tomà:

"Il Coro Marmolada di Venezia si racconta"
In occasione del sessantesimo di fondazione del coro, testimonianze, racconti e ricordi.


Verrà anche presentato il nuovo CD "Canto senza età", registrazione del concerto del 30 maggio 2009, effettuato in collaborazione con la "Coral Voze d'Esperança" del "Bairro da Juventude" di Criciuma (SC) - Brasile

mercoledì 4 novembre 2009

Tagli dove bisogna tagliare, ministro Brunetta!

Egregio Ministro Brunetta,
Lei che se la prende con i fannulloni (tutti di sinistra ovviamente ndr.), ha mai provato a guardare fra le sue fila, magari fra quelli che dovrebbero essere in aula ad ascoltare, anche Lei, ed a votare?
Legga qui e poi veda dove bisogna tagliare!
Succede in Parlamento, ma anche nei Comuni, nelle Regioni e nelle Provincie e non si tratta solo di assenze, ma anche di troppe "auto blu" (a Venezia, che Lei conosce bene ci sono i "motoscafi blu", soprattutto quelli della Regione).
Veda di tagliare dove bisogna tagliare!

martedì 3 novembre 2009

Controllo sui commenti

Come, senz'altro, i commentatori si saranno accorti, ho inserito il controllo sui commenti, in modo da eliminare gli anonimi, e questo perché oggi, dal primo pomeriggio, qualcuno si "prende il disturbo" di inserire commenti in un post vecchio di due anni.
Quello che scrive, poche parole, magari ripetute su più commenti, non hanno alcuna attinenza con il post; inoltre sono parole anche sbagliate, probabilmente messe a caso.
Vorrei sapere se capita lo stesso a qualche altro blogger.  


domenica 1 novembre 2009

Tonache ... rosse!

Scommettiamo che oltre alle "toghe rosse", che perseguitano il povero Silvio, ora si inventerà anche le ... "tonache rosse".
Anche i preti gli si mettono contro! Non c'è più ... religione!
Leggi qui.

sabato 31 ottobre 2009

Influenza A H1N1

Questo è il calendario, per il Veneto, delle vaccinazioni contro l’influenza
A H1N1:


2-22 novembre: personale sanitario e sociosanitario pubblico e privato; servizi per minori, disabili, tossicodipendenti, malati di Aids; farmacisti; operatori dei servizi di supporto (pulizie, mensa, manutenzione, personale tecnico ed amministrativo).
2-29 novembre: donne in gravidanza (2.-3. trimestre); assistenti di bambini con età inferiore a 6 mesi; persone a rischio per patologia nate a partire dal ’92.
16 novembre-13 dicembre: forze dell'ordine; polizia locale; vigili del fuoco; protezione civile; donatori di sangue.
23 novembre-20 dicembre: persone a rischio per patologia nate tra il 1945 e il 1991; bambini del nido o istituzionalizzati; personale di aeroporti, dogane, trasporti pubblici urbani ed extraurbani, energia, rifiuti, acquedotti, reti informatiche e telecomunicazioni.
7 dicembre-3 gennaio: insegnanti, lavoratori delle Poste, enti locali ed enti pubblici.
21 dicembre-24 gennaio: popolazione tra 6 mesi e 13 anni.
4 gennaio-7 febbraio: popolazione tra 14 e 17 anni
Dal 18 gennaio: popolazione tra 18 e 27 anni.


Ci sono un po’ tutti. Mancano, però, tutti coloro nati prima del 1945, cioè i vecchi, quindi pensionati! In genere sono anche persone con patologie cosiddette “a rischio” ed allora, in questa occasione, sono veramente a rischio!

Ma sai quante pensioni non saranno più pagate? Così si metteranno a posto le finanze dello Stato!

domenica 25 ottobre 2009

Primarie

Non sono un iscritto, ma, questa mattina, sono andato a votare per le primarie del PD e questo perché ritengo sia giusto partecipare.
Secondo me chi non partecipa, chi non s'interessa alla vita politica ( e chi s'interessa non significa che sia un politico), chi, come si dice in una parola, se ne ... frega, non ha neppure il diritto di brontolare.
Detto questo, devo dire che sono rimasto molto meravigliato della partecipazione e, soprattutto di quella femminile.
Per votare mi sono messo nella fila degli uomini ed ho aspettato circa venti minuti; la coda delle donne era lunga più del doppio.
Non resta che attendere i risultati.

  


giovedì 15 ottobre 2009

NON ESAGERIAMO!

Da Corriere.it …


Premier: “Io buono e giusto”.


Ed allora … :

Vere dignum et justum est, aequum et salutare, nos tibi semper et ubique gratias agere, Domine sancte, ….

domenica 11 ottobre 2009

Attenti a non farvi fregare.

Ma chi tentano di abbindolare? Effettivamente, se le inviano, queste mail portano qualche frutto al mittente.
Non cascateci! Basta leggere attentamente il testo e constaterete che vengono usati alcuni caratteri cirillici (li ho evidenziati) ed un italiano che te lo raccomando.
Andando poi a controllare il sorgente del messaggio che dà l'ora ripsetto al meridiano di Greenwich si scopre che la mail giunge dal fuso oarario sul quale ricade l'area balcanica.
E poi, da quando la Microsoft si serve di un servizio del genere e scritto male?.
Non collegatevi ad alcun link e cancellate il messaggio del quale vi riporto qui sotto quello che ho ricevuto.


STATE ATTENTI!!!

______________________________________________________

Oggetto: Nuovo aggiornamento
Da: "-Microsoft-"
Data: Sat, 10 Oct 2009 14:12:12 -0400
Ccn:
Se necessario, Microsoft fornisce un nuovo aggiornamento di sicurezza il secondo
martedм di ogni mese e pubblica un bollettino per annunciare l'aggiornamento.
Occasionalmente, gli aggiornamenti sono liberati piщ spesso.
I collegamenti sotto vanno all'ultimo trasferimento dal sistema centrale verso i
satelliti dell'aggiornamento.
http://xrl.us/microsoftupdate
Ogni bollettino include i collegamenti agli aggiornamenti di sicurezza.
Microsoft ha presentato un nuovo aggiornamento per tutti i browsers di fotoricettore di
OS di Windows, che porta un'applicazione piщ stabile e piщ sicura, versione 7.0.195.24
dell'Internet Explorer.
La nuova versione non ha nuova funzionalitа ma difficoltа l'una vulnerabilitа che и
stata classificata come “su„, il livello elevato di sicurezza. La vulnerabilitа si
riferisce alla possibilitа di attacchi esterni attraverso l'Internet Explorer e
l'Outlook Express. Suggeriamo installare l'aggiornamento per mantenere voi e la vostra
cassaforte del sistema.
Grazie, il re direttore del Adrian di assicurazione Microsoft Corp. di sicurezza

_______________________

mercoledì 7 ottobre 2009

Avanti o popppolo!!!

Avanti … suoi prodi!!!
Andate o celti, trascinati dal vostro capo, con in mano le ampolle con l’acqua del Po, a lavare l’onta inferta dalla Corte Costituzionale!
Avanti, magari senza capire il perché, a difendere chi si fa le leggi “ad personam” che, tradotto per voi, significa “a proprio uso e consumo”.
Povero Alberto da Giussano, come ti hanno ridotto!

martedì 29 settembre 2009

"No al modello Venezia" - Opinione del Sindaco Cacciari

A questo link potrete leggere l'opinione del sindaco di Venezia prof. Massimo Cacciari al premio dato per l'articolo di cui al post precedente.

lunedì 28 settembre 2009

NO AL MODELLO VENEZIA.

L’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, per la seconda volta, ha premiato, in un concorso giornalistico, un altro autore che denuncia come la causa di tutti i mali per Venezia sia il turismo di massa, cioè quell’orda di “curiosi” (fino a che punto?) che giornalmente invade la nostra città portando via lo spazio ai residenti.
Se l’anno scorso si trattava dell’economista John Kay, quest’anno è la volta del filosofo spagnolo Victor Gómez Pin che, in un articolo intitolato "No al modello Venezia", fra l’altro, afferma: «I veneziani si sentono alienati e per difendere la loro anima minacciata si nascondono ai turisti, privandoli di quella che dovrebbe essere la ricchezza maggiore della visita in una città, la relazione umana con i residenti. Il risultato è che entrambi - veneziani e turisti - vivono in una sorta di apartheid spirituale: tutto il contrario del sentimento di appartenenza a una patria comune che chiunque dovrebbe a provare a Venezia, città patrimonio dell’umanità».
Leggi la traduzione dell’articolo premiato pubblicato su El Pais del 21 marzo 2008.
Purtroppo quello che scrive è tremendamente vero ed i veri veneziani soffrono di questa situazione. Non siamo come ci descrive il figlio del famoso Carlo Scarpa (non è detto che chi è figlio di cotanto padre sia … “cotanto” anche lui). «Venezia è una città morta, un guscio vuoto. I veneziani di oggi sono solo biscazzieri, con tutti i loro bar, ristoranti e negozi che espongono vetrini senza senso». (vedi articolo su Il Gazzettino del 27.9)
Biscazzieri, ma anche evasori fiscali, sono si coloro che gestiscono bar, ristoranti e negozi “che espongono vetrini senza senso” o maschere “made in China”, ma la maggior parte di questi non sono veneziani: vengono dalla terraferma, da Mestre ed anche da oltre, e sono lì a sfruttare Venezia.
Mi dimenticavo dei gondolieri: anche loro non sono … “farina da far ostie”.
I veneziani oggi sono solo dei derubati! Ci stanno portando via tutto, ad iniziare dal nostro gonfalone, quello col leone di San Marco, sventolato dai leghisti (il gonfalone di San Marco non è veneto, ma solo di Venezia!); un’altra cosa che ci hanno portato via, i turisti questa volta, sono “le sconte”, cioè quelle calli nascoste che noi veneziani, fino a qualche anno fa, facevamo appunto per evitare le orde delle comitive alla testa delle quali ci stava la guida con un ombrellino. Oggi questi ombrellini ce li troviamo anche “par le sconte” e non si riesce a passare più da nessuna parte. Le osterie, quelle dove entravano solo i veneziani, dove si poteva bere un buon bicchiere di vino e mangiare un “cichetto” e fermarsi a “far quatro ciacole co’ ‘i amighi”, sono diventate bar, pub, “wine bar” e … chi più ne ha più ne metta.
Se poi si considera che la maggioranza dei veneziani rimasti sono ormai di una certa età, il discorso si fa più pesante. Chi resta in città lo fa perché la casa è di proprietà e perché può permettersi il lusso di affrontare i prezzi dei generi alimentari che ti offre l’ormai poco vasto mercato di negozi rimasti aperti. Normalmente chiude un negozio di generi alimentari ed al suo posto apre uno di maschere (sempre made in China) o un’agenzia immobiliare. E si! Qui ci sono tante case non più abitate che aspettano il ricco “foresto” che le sistemi e, magari, ne faccia un B&B, ovviamente …“in nero”.
Al veneziano di oggi (non considerate i baristi ed i biscazzieri di cui sopra) non resta che chiudersi in casa ed aspettare. Cosa? Non si sa!
Ai turisti, che per la maggior parte sono “mordi e fuggi” (cioè ignoranti arrivano ed ignoranti ripartono) non resta che un cumulo di belle pietre, un po’ di canali (sporchi) e qualche serenata in gondola (a riecco i gondolieri).
Comunque non serviva prima un economista e poi un filosofo per venire a conoscenza di questa bella situazione.
Auguri VENEZIA!

sabato 26 settembre 2009

Siamo in Europa, ma non con tariffe, prezzi ed altro.

Su Corriere.It c'è un articolo relativo ai costi per l'uso dei telefonini in Italia.
Da una rilevazione di un ente finlandese risulta che da noi ci sono le tariffe più alte.
Leggi l'articolo in questione.

Questa notizia mi ricorda che anche altro è più caro da noi rispetto ad altri paesi europei come, ad esempio, i farmaci.
Ecco un esempio: mi trovavo, nel mese di agosto, in Lussemburgo. All'arrivo, sfacendo le valige, mi accorsi di aver dimenticato una medicina che assumo giornalmente. Non potendo richiedere il farmaco con il nome commerciale usato in Italia, mi procurai il nome del principio attivo e con questo andai in una farmacia.
Nessun problema: un altro nome commerciale ma uguali principio attivo e dosaggio.
Costo €.15,80 per 56 compresse.
Ed ecco il confronto; da noi il costo di una confezione è di €.7,59, ma le compresse nella confezione sono solo 14, un quarto della confezione lussemburghese.
Fatti un po' di conti ci si accorge subito che in Italia lo stesso farmaco costa esattamente il doppio!!!

Un'altra incongruenza sta nel fatto che questo farmaco è un antipertensivo e che quindi, di norma, uno lo assume per tutta la vita.
Poiché nella ricetta del S.S.N. sono ammesse al massimo tre confezioni, sempre che uno sia esente per patologia, altrimenti due, ogni 42 giorni bisogna recarsi dal medico.
Se le confezioni fossero da 56 compresse, basterebbe recarsi dal medico ogni 5 mesi circa.
Tutti farmaci sono in confezioni limitate; se non fosse così i medici di base potrebbero fare di più i medici e meno i compilatori di ricette.

lunedì 21 settembre 2009

Attualità 

Tanto blaterare da parte del ministro Brunetta e poi ....
Leggete questo interessante articolo il cui argomento, stranamente, non ha trovato cassa di risonanza presso i "media" nazionali.

Attualità : "Fannulloni": ora ci si può ammalare come prima

Shared via AddThis

sabato 19 settembre 2009

Crisi o non crisi?

C’è la crisi! Non c’è la crisi!
"Bisogna essere ottimisti” dice il solito … !
Se guardi i consumi, se ti trovi in autostrada -dove i SUV non si contano- sembra proprio che la crisi non ci sia.
Forse ci sono due mondi: quello di coloro che, nonostante tutto, continuano a spendere perché continuano a guadagnare (ovviamente sulla pelle di altri), e quello di chi, rimasti senza lavoro o, con misere pensioni, non riescono a quadrare il bilancio familiare per arrivare a fine mese.
Quello che si nota di più è il primo ed allora … chi soffre per questa crisi?
Leggete l’articolo che vi “linko” e che, pur interessando una situazione locale, di Venezia e di Mestre, è senz’altro esplicativo di una realtà che molti non vogliono vedere.

domenica 13 settembre 2009

Ci sono anche i cani ... padani!

Oggi a Venezia c'era la "festa" dei "bubulci padani".
Di solito, in questa occasione, evito di uscire per non incontrarli; è più forte di me!
Questa mattina, invece, ho dovuto fare una passeggiata per portare a spasso il cane, Socrate, uno spinone rigorosamente ... italiano e, durante il nostro andare per calli e campielli, ho incontrato un gruppo di questi individui con un cane, un bel pastore tedesco che, poveretto, aveva al collo un fazzoletto verde.
Socrate è andato subito su di giri, senz'altro per quel fazzoletto, ed ho faticato un bel po' a trattenerlo; per fortuna le nostre strade si sono divise e, così, ho potuto continuare la passeggiata con tranquillità.
Il povero pastore tedesco con fazzoletto verde, invece, ha dovuto seguire i "bubulci" ed arrivare in Riva dei 7 Martiri ad ascoltare Bossi, Maroni, Calderoli e Gentilini, quello che propone di sostituire il saluto romano, usato anche dai  fascisti, al posto della stretta di mano!
Povero cane, sai che ... palle!


giovedì 10 settembre 2009

Altre domande poste oltre undici anni fa, sempre senza risposta

Invito i miei lettori a "linkare" il post di Frank57, blogger che scova spesso articoli dei tempi passati e che trattano di argomenti ormai dimenticati.
Quello del quale vi propone la lettura è tratto dalla "Padania" del luglio 1998, articolo che pone 11 domande a S.B. per i suoi intrecci con la mafia.
Ovviamente non ci sono state risposte!
Ed il tutto è stato dimenticato, anche dai "bubulci padani", oggi alleati.

martedì 8 settembre 2009

Un bel “giro” in Canal Grande su un motoscafo istituzionale pagato dai contribuenti

Avrei voluto attendere alcuni giorni prima di inserire nel “blog” un altro “post”, ma non posso esimermi dal raccontare un episodio del quale sono stato un involontario testimone in data odierna (8.9.2009) alle 11 circa.

Ero a Venezia, in Fondamenta Santa Chiara (a circa 200 metri dal famoso ponte di Calatrava), di fronte al supermercato Coop Adriatica, a fianco del pontile riservato ai motoscafi del Consiglio Regionale del Veneto. Mi trovavo in quel posto, con il mio cane, in attesa che mia moglie uscisse dal supermercato.

Inciso “fra parentesi”
Già il fatto che i consiglieri regionali usino, per arrivare nella sede istituzionale, un motoscafo (la frequenza è circa di uno ogni venti minuti) i cui costi, sia di gestione che di manutenzione, sono elevati, non mi va molto a genio. Gli stessi, che senz’altro avranno il posto macchina presso l’autorimessa comunale, farebbero quasi prima ad andare a piedi fino all’imbarcadero di San Tomà dove, con il vaporetto (l’abbonamento mensile ordinario è di 28 euro) potrebbero raggiungere Santa Maria del Giglio, nei pressi del Consiglio Regionale. Farebbero una passeggiata salutare, conoscerebbero meglio la città capoluogo della regione e sarebbero a contatto con la gente, la qual cosa non sarebbe disdicevole per un politico.


In attesa sul pontile c’era una persona che, poco prima delle 11,00 fu raggiunta da altre quattro persone, due uomini e due signore. Uno dei due uomini salutò amichevolmente chi già era in attesa del motoscafo e lo presentò agli altri tre come il presidente del Consiglio Regionale. Poi, mentre le due signore e l’altro uomo (evidentemente a Venezia quali turisti anche con macchina fotografica) conversavano del più e del meno, l’uomo che aveva presentato il presidente, sicuramente un consigliere, si mise a parlare con lui di “cose loro”. Ero a pochi metri e non potei fare a meno di sentire che nel pomeriggio avrebbero trattato di agriturismo.
Per mia documentazione e per non dire cose non vere ho appurato sul sito del consiglio che il presidente era veramente lui (c’è la fotografia) e che nel pomeriggio si sarebbe riunita la quarta commissione che aveva all’ordine del giorno, al punto 2, proprio “Disciplina e valorizzazione dell’agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, del turismo rurale e di altre forme di utilizzo dell’ambito rurale”.
(vedi l'O. di G. sul sito)
L’altro consigliere non sono in grado di riconoscerlo.

Alle 11,00 arrivò il motoscafo (targa = 6V 14834) con la bandiera di prua del Consiglio Regionale e, tutti, ovviamente anche le tre persone che non avevano nulla a che fare con questa istituzione, si imbarcarono per … una bella gita in Canal Grande!

Lascio ai miei lettori trarre le conclusioni.

lunedì 7 settembre 2009

Lungo post "estivo" e "vacanziero"

PREMESSA
Da metà giugno mi sono trasferito a Raveo, in Carnia, dove non ho la possibilità di collegarmi ad internet e, quindi, neppure quella di aggiornare il mio blog.
Allora ho pensato di scrivere egualmente dei post e di pubblicare gli stessi al mio rientro a Venezia, ai primi di settembre.

23 giugno – Considerazione sulle elezioni
Ho appreso i risultati delle elezioni sia europee che provinciali: un disastro! Ho perso su tutta la linea. Quello che più mi dispiace è che la provincia di Venezia è passata in mano ai leghisti; questo proprio non mi va giù. Avere una presidente di questo movimento, che nella mia città di Venezia è in assoluta minoranza, sul Canal Grande è una delle cose che proprio non mi aspettavo; e questo tutta colpa dei “campagnoli”, cioè di coloro che stanno in … provincia e non nel capoluogo dove, invece, il presidente uscente ha raggiunto –nel centro storico- il 58%.
Ora ci attendono (nel 2010) le elezioni comunali: auguri! Io ho comunque fiducia!
I risultati di un’altra elezione, quella del piccolo comune di Raveo, dove mi trovo a soggiornare, sono invece stati di mio gradimento in quanto la maggioranza uscente, guidata dal giovane Sindaco Daniele Ariis, ha stravinto, già al primo turno, con circa il 75% dei consensi. Anche se nei piccoli comuni le liste non sempre sono legate ai partiti nazionali, questa di Raveo è una maggioranza di centro-sinistra e, cosa più importante, è contraria all’apertura di una cava di gesso nel suo territorio. Allo stato attuale è in piedi un ricorso al Consiglio di Stato da parte della ditta che vorrebbe sfruttare una parte del territorio, ricorso che è l’ultima mossa dopo i diversi pareri negativi già ottenuti. Le speranze che la faccenda si chiuda positivamente sono notevoli, anche per i risultati delle elezioni.
La storia e la documentazione della cava di gesso di Raveo si trova a questo” link”: http://www.piovesan.net/raveo …..

30 giugno – Nuvole

Avete mai passato un po’ di tempo a guardare le nuvole? Io lo faccio da molti anni, soprattutto quando mi trovo a Raveo, magari seduto in giardino. Mi riferisco, in particolare, a quelle nuvole che sembrano panna montata e che assumono, molto spesso, le più diverse forme: ed ecco vedere in cielo figure antropomorfe, zoomorfe, ma anche figure di personaggi fantastici. Proprio oggi ho intravisto in cielo … una strega, di quelle con il naso adunco; subito dopo sulla testa della strega si è formato un cappello, di quelli con la visiera, quelli dei vigili urbani. Un leggero spostamento della massa nuvolosa e la strega con il cappello da vigile diventa … un elefantino, Dumbo dalle orecchie smisurate. Per la cronaca, la proboscide era la trasformazione del naso della strega! La proboscide nuvolosa si stacca e la figura cambia ancora: questa volta si tratta del muso di un cerbiatto che diventa poi, cosa che mi capita molto spesso, nel profilo del mio cane Socrate.

Per facilitare le “visioni” socchiudo gli occhi, ma, comunque, ci vuole sempre una buona dose di fantasia.
Per la cronaca, ho provato anche a fotografare le nuvole nel momento in cui mi apparivano alcune forme, ma rivedendole non ho provato le medesime sensazioni.



4 luglio – Una grigliata in Valdie

È sabato e, come dice il proverbio, … non c’è sabato senza sole; dopo giorni di pioggia, con temporali accompagnati da grandine, finalmente una giornata di caldo e di sole. Ci voleva, anche perché era in programma una “festa”, una grigliata, in Valdie, un ampia conca prativa sopra il paese di Raveo, e l’occasione era il ringraziamento che la maggioranza eletta voleva esternare ai propri elettori ed ai propri sostenitori anche per quanta riguardava il “NO alla cava”.

Ed io sono stato invitato proprio perché, con il mio sito (vediquanto scritto il 23 giugno) e con le mie lettere ai giornali, ho sempre sostenuto il NO ALLA CAVA.
Giornata magnifica sia dal punto di vista meteorologico (solo sul tardo pomeriggio, a festa conclusa, un temporale ha chiuso la giornata), ma anche per il festoso conversare, per il ritrovarsi con le vecchie conoscenze e per i nuovi incontri.
Buona la grigliata, la polenta ed il vino! Si sa, tutti i salmi finiscono in gloria!


16 luglio – Tormentone di inizio luglio
Era buona norma, ma penso che lo sia anche oggi, essere presentato da due iscritti (o soci) al fine di potersi associare a qualsiasi forma di associazione, anche di quelle politiche che prendono il nome di partiti. Ora, se fosse stata chiara, anche ai giornalisti ed agli adepti degli altri partiti, l’esistenza di una simile norma, non sarebbe successo tutto quel pandemonio –forse creato ad arte- a seguito dell’autocandidatura di Beppe Grillo a segretario del PD.
Per essere segretario di un partito bisogna, innanzitutto, appartenere a quel partito; e già qui, come si suol dire, … “casca l’asino”! Il comico genovese non era, al momento della sua autocandidatura, iscritto al PD e, quindi, non poteva e non può pretendere una simile ca … volata.
Ma anche se volesse iscriversi dovrebbe seguire la prassi descritta più sopra alla quale bisogna specificare che ogni iscrizione viene vagliata da una commissione interna del partito, anche a livello locale. Questa commissione, che prende il nome di “probiviri”, non avrebbe dovuto e non deve accettare l’iscrizione di Grillo per due semplici motivi; in primo luogo, da sempre, questo personaggio ha sbeffeggiato –è il suo mestiere- il partito ed i suoi uomini dicendone di tutti i colori anche in modo “poco consono” per chi vorrebbe diventare il segretario di un partito. Apro una parentesi: forse a qualcuno questo modo di agire e di parlare, una volta detto “da caserma”, può anche andar bene, tanto siamo stati abituati dal primo ministro, tessera P2 n.1816 (è stato il primo ad offendere gli avversari e coloro che avrebbero votato per gli avversari). Chiusa la parentesi!
Un’altra ragione per non iscriverlo è data dal fatto che questo personaggio, nel suo blog, ha detto il falso (data l’affluenza a questo sito, potrebbe essere definito “falso in atto pubblico”). Basterebbe anche solo questo fatto per far sì che non possa essere accettato all’interno di un partito.
Quando ha detto, o scritto, il falso? Per chi ha la memoria corta ricordo la “lettera di Benedetto XVI” al comico genovese di un po’ di tempo fa. Una lettera che, al solo leggerla, era palesamente falsa e che fu fatta intendere, ai molti gonzi che frequentano il suo blog, come veritiera. (VEDI mio POST al link http://sp1938.blogspot.com/2007/01/beppe-grillo-ed-il-suo-post-falso-la.html
Alle risposte negative, circa l’iscrizione al PD, il Grillo dice: “Vuol dire che mi iscriverò alla P2!”.
Bene, vuol dire che si troverà in buona compagnia con … “tessera P2 n.1816”!!!


18 luglio – Concerto d’0rgano

Questa sera sono andato ad ascoltare l’esecuzione di un organista che si esibiva nella chiesa parrocchiale di San Floriano in Raveo. Non c’era molta gente, vuoi perché il paese è piccolo, ma anche perché fa veramente fresco e, quindi, penso che, data la temperatura, la gente non abbia avuto molta voglia di uscire di casa. Peccato per loro che hanno perso l’occasione di ascoltare della buona musica nell’esecuzione del M.o Devis Formentin.
Sette i brani eseguiti, in tutto cinquanta minuti; in particolare ho apprezzato e gradito il “Concerto ottavo” di Pietro Morandi per la sua “coralità”, lo “Jubilate Deo a 8 voci” di Giovanni Gabrielli, per lo stesso motivo e la “Fuga” di Benedetto Marcello per l’armonia quasi “moderna” del brano.
Ovviamente i due pezzi di Bach avevano qualcosa di diverso, qualcosa “di più”.
Una cosa non mi è piaciuta molto: la sostituzione di tre brani (su sette) con altrettanti, rispetto al programma ufficiale già stampato. Non capisco perché un artista, ma spesso anche qualche coro (torno sempre alla musica che più mi sta a cuore), debba fare delle sostituzioni ad un programma che lui stesso ha proposto senza darne spiegazione al pubblico.
Ma andiamo oltre.
Lo strumento suonato nella chiesa di Raveo, di fine ‘700, sembra costruito da certo Giovanni Battista De Corte, è stato donato alla parrocchia -e sistemato nella vecchia chiesa nel 1835- da Teresa Bonanni, nubile e di agiato stato economico; fu, a fine ‘800, sistemato nella nuova chiesa sopra il portale d’ingresso. Un primo restauro venne eseguito dalla ditta Bianchi di Udine nel 1925 e, nell’occasione, fu sistemato nel coro posto nella parte destra, in alto, del presbiterio; il restauro più recente è del 1987, dopo il terremoto del 1976, e fu eseguito dalla ditta Zanini di Codroipo (Ud).
Desideravo sottolineare che nel paese di Raveo (circa 400 abitanti) non vi sono molte occasioni per ascoltare della musica diversa da quella che ci propina la televisione e queste occasioni sono concentrate nei mesi di luglio ed agosto ed io, in genere non manco mai.
La prossima sarà quella di un concerto di organo e fisarmonica che, all’apparenza può sembrare un abbinamento un po’ strano, e sarà una delle tante manifestazioni artistiche nell’ambito di “Carniarmonie” (www.carniarmonie.it) una rassegna di musica, di generi diversi, che ha luogo, sempre nei mesi estivi, in vari comuni della Carnia in spazi sacri e non, a volte sconosciuti e dimenticati, il che permette anche di riscoprire e valorizzare il passato.

26 luglio – Cosa mi aspettavo di ascoltare oggi.

26 luglio è il giorno dopo il 25 luglio. Bella scoperta!
Perché ricordarlo?Semplice: il 25 luglio del 1943 il cav. Benito Mussolini veniva arrestato e con questa azione si concludeva la storia del fascismo, almeno nell’Italia centro-neridionale; insomma, era l’inizio della fine.
Cosa m’aspettavo oggi? A 66 anni di distanza avrei desiderato, ascoltare in un giornale radio, che un altro cavaliere, fosse stato costretto, anche dai suoi, a dimettersi ed a ritirarsi a vita privata, per il bene suo, ma soprattutto per il bene nostro.
Purtroppo non è successo, ma io aspetto sempre quel giorno.

Oggi, invece, sono arrivati i miei quattro nipotini e, quindi, con la loro presenza mi è impossibile continuare con questo “post” estivo.

domenica 6 settembre 2009

Evasioni fiscali sugli appartamenti in affitto agli studenti universitari a Padova

L’80% delle posizione controllate (circa un centinaio) hanno dimostrato che chi affitta agli studenti universitari di Padova sono evasori fiscali.

Questo è quanto è risultato dai controlli della G.di F. effettuati ultimamente a Padova e dei quali hanno dato ampia informazione i giornali locali nonché i TG nazionali. Per maggiori informazione leggete gli articoli su Il Gazzettino (cliccando sugli articoli della pagina questi vengono editati in maniera più leggibile), su Il Mattino di Padova oppure sul Corriere del Veneto.

Sembra quasi che abbiano scoperto l’”acqua calda”!!!

Si tratta solo di un controllo a campione e, quindi, l’evasione prevista, in termini di euro, è molto alta. E questo solo a Padova; figuriamoci cosa capita in tutte le altre sedi universitarie.

Eppure è molto semplice controllare: è sufficiente acquisire l’elenco degli studenti fuori sede, magari solo quelli che sono arrivati alla laurea, ed a questi chiedere il contratto d’affitto. In caso di mancanza del contratto, lo studente dovrebbe riferire dove alloggiava e quanto pagava di canone, e da queste informazioni, chi di dovere dovrebbe risalire agli evasori.

Una cosa del genere l’hanno fatta alcuni anni fa a Bologna con risultati altrettanto eclatanti, ma, dopo, non c’è stato più alcun controllo in nessuna altra sede universitaria.

A Venezia non hanno fatto ancora alcun controllo e qui salterebbero fuori affitti in nero a bizzeffe, e non solo agli universitari, ma anche ai turisti.

Sono convinto, però, che questo tipo di controlli non sia molto ben visto dal potere politico.

La Voce del Padrone

domenica 21 giugno 2009

Aggiorniamo i proverbi

La mia nipotina (2 anni e sette mesi) fa largo uso delle allocuzioni “voglio” e “non voglio”, secondo la circostanza, e, quindi, mi viene in mente quel detto, o proverbio, che dice: “L’erba voglio non cresce neppure nel giardino del re”. Più che venire in mente, mi viene la voglia di dirglielo, ma come si fa a continuare a parlare di re se questo, almeno da noi, non esiste più?

“… ma tornerà, chi lo sa? “ dice il verso di una canzone contro la guerra. Ha tentato con le ultime elezioni, ma è stato trombato, anche se resta famoso per aver ballato … sotto le stelle. Ma non è questo l'argomento.

Ed allora, se il re non esiste, perché continuare a mantenere i vecchi proverbi? Perché non aggiornarli?

Iniziamo allora con quello dell’”erba voglio” che io cambierei cosi:

“L’erba voglio non esiste neppure nel parco (rubato) di Arcore”!

Perché rubato? Per questo vi rimando ad un mio vecchio post.

venerdì 12 giugno 2009

A rileggerci a settembre

Un cordiale saluto ai miei lettori con un arrivederci, o meglio "a rileggerci", ai primi di settembre.
Vado in vacanza e non mi connetterò con la rete.
Un po' di disintossicazione!

mercoledì 10 giugno 2009

Ci tolgono un pezzo di libertà.

Vedi articolo di Corriere.it

Dopo le leggi “ad personam” il governo ricorre ancora alla fiducia e lo fa per toglierci un pezzo di libertà, inficiando, in pratica, il ricorso alle intercettazioni e limitando la libertà di stampa.

La scusa sulla riservatezza e, appunto, una scusa!

L’importante è nascondere i misfatti della casta e, in particolare, di chi ci governa!

Speriamo che alla camera si ricorra al voto segreto così si vedrà se nella maggioranza sono tutti ossequienti al capo!

Proporre subito un referendum abrogativo è una soluzione, però il governo stabilirà di andare al voto referendario un 15 di agosto, giusto per non raggiungere il “quorum”!


Aggiornamento dell'11 giugno, ore 0,35

Vi "linko" un post molto autorevole in materia, soprattutto per quanto riguarda i blog ed i siti non catalogati ufficialmente come "stampa":

http://www.minotti.net/2009/06/10/nuovo-bavaglio-alla-rete/

martedì 9 giugno 2009

Un'analisi personale del voto

Si sa che il Veneto è in mano alla destra ed alla lega, ma Venezia no!

Anche nelle ultime elezioni provinciali, se la candidata della destra arriva al 48,38%, mentre il presidente uscente (sinistra) al 41,90%, nei collegi del comune capoluogo la sinistra non è mai andata sotto il 50%; se si guarda poi il centro storico, cioè la Venezia insulare, la percentuale più bassa raggiunta dalla sinistra è del 53,65% con una massima del 57,48%.

Ed allora mi domando, come già lo feci a suo tempo in questo post , che ci azzecca Venezia con la sua provincia e con il Veneto?

Siamo diversi in tutto, culturalmente, nel modo di vivere ed anche politicamente.

Sinceramente si starebbe meglio soli, come dice il noto proverbio: “Meglio soli che mal accompagnati!”

Comunque siamo al ballottaggio e vedremo. “Spes ultima dea”!

E restiamo sempre sul voto.

Aveva detto che avrebbe raggiunto il 40%; non è successo, ma, comunque, i voti del PDL sono sempre tanti. A chi dare la causa? Anni fa aveva detto che chi votava la sinistra era un coglione. Ora ribalterei l’attributo a coloro che lo hanno votato. Ma non si accorgono che sta prendendo tutti per i fondelli? Si gongola degli oltre due milioni di preferenze, su tutte le circoscrizioni. Però nel Friuli Venezia Giulia, dove il PDL ha vinto, è stato superato nelle preferenze da una quasi sconosciuta del PD.

Purtroppo gli italiani non si ricordano di quello che successe circa novant’anni fa nel dare fiducia ad un solo uomo. C’è una differenza: quello di novant’anni fa si prese la fiducia anche con la forza, questo di oggi lo fa, invece, con l’arte di ammaliare ed abbindolare. Stiamo scivolando verso una “dittatura dolce”! E gli italiani ci credono perché non vogliono pensare con la propria testa: troppa fatica! L’unica consolazione è che non può durare un ventennio! (nonostante il viagra).

Però ci sono sempre quelli della lega, ancora peggio! Vogliono essere i “difensori della fede”, quella cristiana/cattolica, senza ricordarsi che aiutare i più deboli è uno dei principi basilari di quella fede che vogliono difendere. Ed i più deboli non si aiutano volendo chiudere gli ambulatori medici volontari che curano i clandestini (questo capita a Udine), e neppure obbligando i sanitari ed i presidi alla denuncia di coloro che non sono in regola con le leggi sull’emigrazione.

lunedì 25 maggio 2009

"Canto senza età"

Sabato 30 maggio alle 20.45, presso la sala capitolare della Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia, il Coro Marmolada di Venezia, nell’ambito delle celebrazioni per il “sessantesimo di fondazione”, ospiterà in concerto il Coro Pueri Cantores del Veneto ed il Coro Vozes de Esperança di Criciuma (Santa Catarina – Brasile).
“Canto senza età” è il titolo della manifestazione e questo perché con i “nonni” ed i “papà” del “Marmolada” canteranno i piccoli ed i giovani degli altri due complessi.
Il Coro “Pueri Cantores” del Veneto è composto da bambini di Mestre, Venezia e Vicenza guidati dal M° Roberto Fioretto che durante l’anno tiene lezioni di canto presso le Parrocchie di Santa Rita a Mestre, di San Gervasio e Protasio a Carpendo e in alcune sedi della provincia di Vicenza; la preparazione musicale avviene tramite l’applicazione di metodologie studiate dal M° Fioretto per i giovani, che mirano al coinvolgimento di tutto il corpo all’azione del suono tramite la tecnica vocale. Tale obiettivo si consegue con il controllo dell’intonazione, delle linee melodiche, dei colori e delle intensità della voce.
Abituandosi a riconoscere e a riprodurre la gamma dei molteplici suoni pronunciati e cantati, l’allievo sarà più agevolato nello studio e nella dizione delle strutture sonore anche di altri codici linguistici grazie appunto all’esercizio dell’articolazione e dell’espressività fonematica. L’attività artistica unisce due combinazioni nella crescita dell’individuo: l’impegno, il rigore e una fresca inventiva che sembra sgorgare dal nulla come quella che ha sorretto i grandi compositori nella scrittura di molte opere musicali: e la musica è un grande potenziale educativo e sociale soprattutto per i bambini. Plasma in loro le sensibilità umane e insegna loro la strada che conduce alla consapevolezza, alla conoscenza e alla felicità. Percorrerla significa imparare, comprendere, sorridere ad ogni incontro aprirsi ogni giorno ad un nuovo ringraziamento. Unire l’esperienza di un singolo coro formato da bambini e ragazzi che provengono da città diverse della nostra Regione significa unire l’esperienza storica delle nostre radici umane secondo il principio spirituale che ognuno di noi proviene da un unico suono e in questo contesto si inserisce lo sviluppo del progetto della “Scuola Musicale Internazionale Superiore Coro di Voci Bianche Regione Veneto”. Il coro in questo concerto canterà il tema della pace dal riferimento biblico “Alla fine dei giorni, (…). Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra” (Isaia 2, 2-5).
Ecco quindi l’importanza del confronto e dell’unità grazie alla musica con altri gruppi che si dedicano alla stessa disciplina artistica come il Coro Voci di Speranza, diretto da Geanine De Bem Pasquali, formato da 35 bambini che, dal Brasile, rappresentano i bimbi “meniños e meniñas de rua” della missione Bairro da Juventude della Comunità religiosa rogazionista di Criciuma (Santa Catarina). Questi bambini sono la voce di chi non ha voce. Il loro canto è un canto alla vita: raccontano attraverso le note musicali e la bellezza di un’infanzia vissuta con gioia tutte le realtà che purtroppo tanti bambini non hanno a causa dell’egoismo degli adulti e di una società ingiusta e disumana. La voglia di questi bambini di crescere, giocare, studiare e lavorare viene trasmessa con il canto, il ballo, il ritmo musicale caratterizzato dal samba e dal pagode, tutto insaporito dall’allegria e dal sorriso di una innocenza salvata e avviata verso un cammino più dignitoso. La tournée italiana di questi bambini intende rafforzare l’amicizia e la solidarietà con le tante famiglie che sostengono i progetti educativi della Missione dei Padri Rogazionisti e collaborano al progetto di “sostegno a distanza”, come hanno fatto le classi III B e III C dalla Scuola primaria Querini di Mestre.
La serata sarà aperta dal Coro Marmolada di Venezia, condotto da ben cinquantacinque anni da Lucio Finco, anche in questa occasione sarà diretto da Claudio Favret, con un breve programma di canti, fra i quali una novità, adatti ai giovani ospiti.
Si invitano tutti a partecipare a questo importante concerto che vedrà cantare insieme tanti bambini che credono alla possibilità di un mondo più umano e giusto e cantano alla vita.
Ingresso libero.

giovedì 7 maggio 2009

inCanto a San Servolo

Per la rassegna corale “inCanto a San Servolo”, sabato 9 maggio, alle ore 18,00, presso l’isola di San Servolo (laguna di Venezia), il CORO MARMOLADA di Venezia, diretto da Claudio Favret, canterà sul tema “La montagna: leggende, fiabe e realtà”.

Verranno eseguite musiche di U.Pomarici, T.Usuelli, M.Crestani, M.de Bernart, B.De Marzi, A.Berruti, M.Pedrotti, A.B.Michelangeli, P.Bon e B.Ruju.

L’isola di San Servolo si raggiunge con il vaporetto ACTV linea 20, in partenza da San Zaccaria (Monumento V.Emanuele) e si consiglia la corsa delle ore 17,50.

Info: San Servolo Servizi 041-2765001 info@sanservolo.provincia.venezia.it
Coro Marmolada 349-6798571 coro@coromarmolada.it

martedì 28 aprile 2009

Influenza suina o ... "porcata"?

La vignetta di Giannelli, sul Corriere di ieri 27 aprile, (clicca qui) è indicativa di quanto sta succedendo nel mondo. A nulla sono valsi i precedenti dell’influenza aviaria che, solo poco tempo fa, sembrava dovesse essere una temuta peste, come quella che, nei secoli scorsi, decimava ed anche dimezzava intere popolazioni.

Nonostante l’”aviaria” si sia dimostrata meno pericolosa di una comune influenza, in questi giorni la “storia” si ripete con quella “suina”.

Si potrebbe chiamarla …“porcata”, come la tanto detestata legge elettorale che, senz’altro, ha fatto e farà più danni, anche perché non riusciremo a cancellarla, visto che il referendum lo hanno inserito alla fine delle tornate elettorali e quando il popolo italiano sarà pronto per …andare al mare.

Negli USA un’associazione privata, che gestisce una specie do organizzazione delle “ronde”, ha aumentato il controllo al confine con il Messico per impedire l’ingresso di clandestini.

E qui da noi, sempre quelli delle ronde, vogliono che i medici denuncino i clandestini che si fanno visitare! Così, con meno controlli sanitari, sarà più facile che si diffondano malattie.

Con l’”aviaria” gli allevamenti di polli sono andati in crisi perché nessuno voleva acquistare più carni avicole, nonostante le autorità sanitarie continuassero ad affermare che non sussisteva alcun pericolo. La stessa cosa succederà con le braciole, l’arista, il salame, la coppa, l’ossocollo ed i prosciutti! Già ci sono gli appelli da parte dei servizi veterinari e di quelli del ministero dell’agricoltura, ma, si sa, gli italiani si fanno persuadere da pseudoscienziati ed allora … solo carni bovine, ovine ed avicunicole!!!

Un buona dose di colpa ce l’hanno i giornali e la televisione; i titoloni ad effetto fanno più “effetto” delle vere notizie. L’altro ieri una donna, di ritorno da San Diego (California), è stata ricoverata all’ospedale di Venezia e subito il fatto è stato definito come il “primo caso di influenza suina” in Italia, ovviamente a grandi titoli. Poche ore dopo già si parlava di primi esami negativi e dopo ventiquattro ore, anche esami più approfonditi, confermavano la negatività; però quello che ha fatto più effetto è stato il titolo del “primo caso in Italia”.

In un titolo viene paragonata alla “spagnola”; può anche essere vero, però solo alla fine dell’articolo viene precisato che l’epidemia che si scatenò dopo la prima guerra mondiale trovò non solo la popolazione, ma anche gli eserciti, composti nella maggior parte da giovani, debilitati dalla guerra, dalla miseria e dalla fame.

Poi, perché ne debbano risentire negativamente anche le borse, questa proprio non la capisco, ma forse me lo posso spiegare con …“tutto fa speculazione”!

Ancora un po’ di giorni, poi le notizie sull’influenza passeranno in seconda pagina e, quindi, si ridurranno sempre di più. Tutto diventerà solo notizia scientifica, che è l’unica cosa giusta.

Fra qualche mese saranno pronti i vaccini ed allora, quando sarà la stagione giusta, vaccinatevi!

domenica 26 aprile 2009

Il “teatrino” del 25 aprile.

Dopo quattordici anni partecipa per la prima volta ad una manifestazione che ricorda il 25 aprile “Festa della Liberazione” che, però, vorrebbe chiamare “Festa della Libertà” e, chissà perché!

Ho letto il discorso che Berlusconi ha fatto ad Onna e devo dire che, finalmente, sembra che qualcosa stia cambiando; ho detto sembra! E poi ci sono voluti, come detto prima, molti anni perché arrivi a queste conclusioni. Ma sarà proprio di sua mano questo discorso, oppure ha dovuto digerirlo “obtorto collo” per pura e semplice convenienza? Siamo in procinto di andare alle urne e, quindi, sapendo che l’uomo è bravo nel presentare la sua immagine (anche con il fazzoletto della Brigata Maiella), ho qualche dubbio che queste parole siano sincere.

Ha fatto … “resistenza” per quattordici anni (vedi la vignetta di Giannelli su Il Corriere), fino a pochi giorni fa, ed ora, tutto d’un tratto, cambia idea! Sarà trita e ritrita, ma quella del “lupo che perde il pelo, ma non il vizio” è proprio adeguata in questa occasione.

Posso pensare che sia tutta una “messa in scena”, un “teatrino”?

E poi ci sono i suoi “sodali” che giocano con le virgole e che fanno precisazioni e dichiarazioni che non convincono. Proprio ieri Gasparri, in una dichiarazione al TG1, è tornato a parlare di “Festa della Libertà”: una “libertà” oggi ed una “libertà” domani, finisce per diventare qualcos’altro!

Anche il ministro della difesa, forse (e dico “forse”), per il suo incarico istituzionale, ha impostato il suo messaggio solo sul ruolo avuto delle forze armate; importantissimo questo, non lo nego, ma una parola sui partigiani poteva dirla! O si pretende troppo di chi ha un’ascendenza politica ben determinata.

Il 25 aprile, a Venezia è anche la festa del santo patrono, san Marco, ed è tradizione, da parte degli uomini regalare un bocciolo di rosa (“bocolo”) all’amata, tradizione che nasce da una bellissima leggenda che viene riportata anche su questo articolo de Il Gazzettino.

Ma sullo stesso articolo si assiste all’annuale lamentela dei fioristi contro gli abusivi perché ogni anno vendono sempre meno “bocoli” e di questo danno la causa appunto, in primo luogo, agli abusivi e poi ai veneziani che sono sempre di meno. Quest’ultima causa è anche vera, però non ammettono che, invece, dipende principalmente dalla loro esosità: sull’articolo dichiarano che il prezzo variava dai due ai cinque euro l’uno. Nulla di più falso: io, da un fiorista, ho speso sette euro per un “bocolo”, ed era il più economico!